Ci fu un tempo in Sicilia in cui ebrei, cristiani e musulmani vissero in pace ed armonia, arricchendosi l’uno della cultura e delle conoscenze dell’altro. Ma i tempi felici sono sempre troppo brevi ed anche questo periodo florido iniziò a decadere. Il duro scontro fra il papato e il Re di Sicilia Federico II di Svevia per l’avvio della sesta crociata coinvolse anche la Sicilia.
I rapporti fra arabi, cristiani ed ebrei si inasprirono gradatamente ed alla pur multiculturale corte federiciana sempre più frequenti divennero i tumulti, che lentamente si trasformavano in espulsioni di musulmani, mandati a Lucera, in Puglia.
Mentre il mercenario Manfredi difende le fortezze regali ed il saraceno Yusuf sfugge alle persecuzioni, i cavalieri di Federico fremono per andare a Gerusalemme. Goffredo Iudica lucida già la propria armatura, la sua amata Costanza prega per la sua anima insieme al buon Amodeo, frate cistercense ormai conquistato dalle idee pacifiste ed eretiche dell’ordine della firanda che si fa largo nel cuore dei fedeli.