Erano anni di aspri scontri fra Romani e Cartaginesi nel Mediterraneo.
La Sicilia è divisa in due: Greci e Cartaginesi da un lato e Romani dall’altro si dividono l’influenza sull’isola e la pace seguita alla sconfitta di Pirro è ormai un lontano ricordo.
La repubblica, dopo la morte del tiranno greco Gerone II, è al declino. Siracusa è divisa fra opposte fazioni ed è sotto l’assedio romano. La città resiste grazie all’ingegno del suo inventore, Archimede, che mette le proprie invenzioni al servizio della resistenza siracusana.
Il popolo in tutta l’isola è allo stremo delle forze. Aetlio, sacerdote del tempio di Apollo, interpreta i segni dal cielo e si prepara alla vittoria ed ancor più alla disfatta. Domizia, schiava al servizio di Lavinia, tenta la strada per l’ovest ed il ritorno a Cartagine, mentre Salio sfida l’esilio stringendo accordi con le opposte fazioni. Dall’altro fronte, l’esercito romano difende con coraggio ed onore le posizioni conquistate in avanscoperta da Bitone.